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LASTRA
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LASTRA.
Definiz: Sost. femm. Pietra non molto grossa e di superficie piana, da coprir vie o tetti.
Spagn. lastre, Grande e sottile falda di pietra, ed anche Ciò che mettesi nelle navi per zavorra; franc. last, Peso di due tonnellate; forse dal ted. last, Peso, Carico di bastimento. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 25: Può venire un uccello, e muovere una lastra, e caderti in capo, e se' morto.
Esempio: Vill. G. 634: Quel campo affossaro e steccarono con bertesche e porte, faccendovi molte case d'assi e coperte di lastre.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 16 t.: Tutte le case che riescono in su le vie maestre sieno almeno in uno palco sfogato, e coperte, quando fieno compiute, a lastre e tegole; e che le more denanzi sieno de pietra o de mattoni.
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 83: L'aspido sordo, freddo più che lastra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 10: Guastare i tetti non è alcun che stime: E legne e pietre vanno ad una sorto, Lastre e colonne, e le dorate travi, Che furo in prezzo agli lor padri e agli avi.
Esempio: Baldin. Vocac. Dis. 80, 1: Una incrostatura, o, vogliamo dire, copertura di pietre dette lastre, poste a piano del terreno per comodità del camminare.
Esempio: E Baldin. Vocac. Dis. appr.: Arnolfo di Lapo.... introdusse il bel costume di coprirle (le strade) di lastre di non ordinaria larghezza, lunghezza e grossezza.
Esempio: Legg. Band. C. 28, 313: Impongano a tutti li padroni delle case, botteghe ed altre appartenenze di quelle strade, che da dodici, anni in qua sono state rilastricate o risarcite,... che.... abbiano fatto rassettare e resarcire con lastre messe in calcina, e non con ciottoli, per quanto terranno le loro case, botteghe ed appartenenze, tutte le buche e lastre smosse, che fossero in dette strade.
Esempio: Panant. Paret. 64: Le dita da coltello e da forchetta, Fan da piatti le lastre, e l'acqua e i vini Degli uccelli mesciam nei beverini.
Definiz: § I. E per Quella particolar sorta di pietra detta più, propriamente Lavagna. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 167: È cresciuto sempre l'animo a' nostri artefici pittori, facendo che il colorito a olio, oltra l'averlo lavorato in muro, si possa, volendo, lavorare ancora su le pietre. Delle quali hanno trovato nella riviera di Genova quella spezie di lastre che noi dicemmo nella Architettura, che sono attissime a questo bisogno.
Esempio: Borgh. R. Rip. 138: A chi piacesse adoperare i colori sulle pietre, troverrà bonissime certe lastre che si trovano nella riviera di Genova, sopra cui basterà solamente dar la mestica, e poi lavorare, colorendo con diligenza.
Definiz: § II. Per similit., e in senso particolare, per Lastra di marmo. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 6: Egli è tutto (il pavimento della cattedrale di Siena) a gran lastre, di fin marmo bianco, istoriate con tratti di scarpello in semplici linee piane.
Esempio: Maff. Anfit. 250: Il pavimento era composto di lastre del solito marmo rosso, grosse once 10.
Definiz: § III. Pure per similit., dicesi Ogni pezzo, in forma come di tavola, di qualsivoglia materia, e di non molta grossezza. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 12: Anche nella sala grande in terreno, panche da sedere intorno intorno.... Nella cucina.... uno desco da cucina regolato.... Una madia.... una lastra di ferro da forno.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 174: Scrive il Gassendo, ed è verissimo, che una lastra di ghiaccio, spruzzata per di sopra abbondantemente di sale, s'attacca fortissimo alla tavola dove posa.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 260: Intendasi addattato alla sezione dello sbocco un piano materiale A E C (come a dire una sottilissima lastra di vetro, o d'altro che sia), al quale ec.
Esempio: Volt. Op. 1, 1, 271: Si isolò in un aperto giardino una gran lastra di metallo, alla quale era attaccato un lungo filo di ferro.
Esempio: E Volt. Op. 1, 2, 128: Questo cilindro solido di vetro ha annesso ad un capo un tubo conico di lastra d'ottone, in cui entra e si ferma il puntale della canna, ec.
Definiz: § IV. E poeticam., per Specchio. –
Esempio: Mont. Poes. App. 77: In quei lucidi spegli effigïato Ti contemplavi: e che piacer, che festa Non fu la tua, dipinte in quelle terse Lastre in mirar le tue virtù diverse!
Definiz: § V. Lastra, è altresì nome che si dà a un Ordigno da prendere uccelli; e consiste in una Piccola lastra tenuta in bilico da alcuni fuscelli, sotto ai quali si sparge qualche esca, affinchè gli uccelli, beccandola, facciano scattare l'ordigno e ne rimangano schiacciati; onde dicesi comunemente anche Schiaccia.
Definiz: § VI. Consumare le lastre, dicesi, proverbialm., di chi va girellando tutto il giorno oziosamente per le vie di una città o di un paese.
Definiz: § VII. Mangiarsi le lastre, ed altresì Sfondare le lastre, si disse per Fare il bravo, Minacciare con smargiassate. –
Esempio: Varch. Ercol. 89: Quei bravoni o bravacci, che fanno il Giorgio su per le piazze, e si mangiano le lastre, e vogliono far paura altrui coll'andare e colle bestemmie, faccendo il viso dell'arme.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 30: Il buon bargel la rodomonteria, Ond'ei mosse le piante a sfondar lastre,... ammansì, ec.
Definiz: § VIII. Posare uno su una lastra si disse per Ucciderlo. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 426: Essendo le strade di Firenze lastricate, che è una bellezza diffusa per tutta la città, dichiamo posare uno sur una lastra, per ucciderlo.
Definiz: § IX. Toccar di lastra, si usò per Fuggire, Darsela a gambe, o simile. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 473: Ma sta' a udir: S'io gli piantassi adesso, E toccassi di lastra, senza andare A fare su il dottor di medicina?